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Diagnosi e presa in carico multidisciplinare del disturbo da deficit di Attenzione e Iperattività (A.D.H.D.) in età adulta
Il disturbo da deficit di Attenzione, Iperattività/impulsività (A.D.H.D.) è un disturbo del neurosviluppo che spesso persiste anche in età adulta.
Si possono distinguere due pattern comportamentali: disattenzione, ed iperattività/impulsività. La diagnosi di A.D.H.D. nel soggetto adulto può essere formulata nel momento in cui il paziente presenti un numero minimo di sintomi cardine, che devono persistere per almeno sei mesi. Devono essere presenti anche prima dei 12 anni di vita e devono causare un’alterazione o una riduzione della qualità del funzionamento dell’individuo.
Fondamentale è comprendere quali siano i motivi per i quali un disturbo, che per definizione presenta un esordio durante l’infanzia, arriva ad una possibile diagnosi solamente nell’età adulta. È importante inoltre valutare la possibile comorbilità con altri disturbi (per es. disturbi dell’umore, di personalità, della condotta).
Per giungere ad una diagnosi il più possibile accurata di A.D.H.D. in età adulta è necessario porre particolare attenzione al periodo dell’infanzia e dell’adolescenza della persona: periodo in cui solitamente esordiscono i primi sintomi. Tale indagine può essere approfondita e supportata dall’utilizzo di questionari self-report che permettono di ricostruire sia l’esordio della sintomatologia durante l’infanzia sia valutarne la presenza attuale.
Sarà inoltre necessario un approfondimento neuropsicologico in quanto molto spesso tale disturbo si presenta con difficoltà cognitive prevalentemente di tipo attentivo-esecutivo.
In seguito alla diagnosi di A.D.H.D. verranno individuati specifici percorsi terapeutici di psico-educazione e supporto psicologico.