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Psicodiagnosi e psicoterapia

La psicodiagnosi minori permette la comprensione delle difficoltà e delle risorse dei bambini attraverso il loro coinvolgimento diretto. Grazie al colloquio con il bambino, l’utilizzo di disegni e test viene delineata una fotografia del funzionamento affettivo e cognitivo del bambino, dei suoi legami con le principali figure di riferimento. Da qui la possibilità di lavorare su risorse e punti di forza presenti nel nucleo familiare. La psicodiagnosi minori viene attivata in presenza di tematiche legate allo sviluppo affettivo ed emotivo del bambino ma anche per criticità legate al contesto scolastico (difficoltà di apprendimento). In accordo con i genitori possono essere coinvolti nel processo psicodiagnostico anche gli insegnanti referenti del minore al fine di costruire attorno al bambino una rete di supporto scuola-famiglia. Possono afferire a questo servizio genitori con figli minori di 18 anni.

Molteplici possono essere le fatiche, le paure, i bisogni, i problemi di un bambino e di un adolescente. Non è semplice per un genitore comprendere che cosa porta il figlio a comportarsi in un determinato modo, ad esprimersi con gesti incomprensibili, a stare male, a chiudersi in se stesso, o molto altro.
La psicodiagnosi del minore ha lo scopo quindi di comprendere quale sia la sua problematica e restituire così a lui e ai suoi genitori una possibilità di cambiamento nella direzione del benessere per ogni singolo componente della famiglia.
A conclusione della valutazione psicodiagnostica, se opportuno, verrà proposto un percorso di psicoterapia per il minore e/o i suoi genitori in modo che i processi emotivi, comportamentali, cognitivi e le contingenze ambientali che sono sempre tutti in stretto collegamento e relazione fra loro, portino ad un equilibrio e un adattamento della persona nell’ambiente in cui vive promuovendone il benessere e sviluppandone le potenzialità e la creatività.